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Sguardi verso il PUG
2023 Ordine degli Architetti e P.P.C. della Provincia di Piacenza
Oltre ogni sfondo politico, un volume pubblicato, promosso e organizzato dall’Ordine grazie all’impegno del Gruppo di Lavoro “Commissione Urbanistica”. Un contributo che apre a riflessioni volte a sostenere e incoraggiare il dibattito intellettuale di riferimento intorno ai temi della Disciplina e al Piano Urbanistico Generale di Piacenza in corso di formazione della città. Un momento di lettura sullo stato dell’arte intorno ai concetti di territorio, ambiente, paesaggio, mobilità, patrimonio costruito.
Beyond any political issue, a published volume, promoted and organized by the Ordine thanks to the commitment of the Working Group “Commissione Urbanistica”. A contribution aimed at supporting and encouraging the intellectual debate around the themes of the Discipline and the Piano Urbanistico Generale of Piacenza under construction. It reflects on the state of the art around the concepts of territory, environment, landscape, mobility, building heritage.
L.R. 19/98. La riqualificazione delle aree urbane in Emilia Romagna
L.R. 19/98. Redevelopment of urban areas in Emilia Romagna
2001 Gabriele Basilico
Il progetto fotografico di Gabriele Basilico commissionato dalla Regione Emilia Romagna che documenta 27 tra città e paesi, da Piacenza a Rimini, 78 spazi industriali dismessi.
The photographic project by Gabriele Basilico commissioned by the Emilia Romagna Region that documents 27 towns and villages, from Piacenza to Rimini, 78 abandoned industrial sites.
per gentile concessione di/courtesy of Archivio Gabriele Basilico
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cittàinattesa
2012 Giovanni Hänninen e Alberto Amoretti
Il progetto fotografico di Giovanni Hänninen e Alberto Amoretti che documenta un viaggio in una città ricostruita con pezzi di Milano dimenticati. Una città dormiente, assemblata con luoghi anacronistici, che sembrano aver esaurito la loro missione, ma anche con edifici che sarebbero ancora in grado di vivere.
The photographic project by Giovanni Hänninen and Alberto Amoretti that documents a journey to a rebuilt Milan with forgotten pieces. A ‘dormant city’, assembled from anachronistic places which seem to have exhausted their purpose, along with other buildings that would still be able to be inhabited.
per gentile concessione di/courtesy of Giovanni Hänninen e Alberto Amoretti
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La conquista dell’orizzonte
The conquest of horizon
2011 Laboratorio Permanente
Un video di ricerca di Laboratorio Permanente realizzato in occasione della mostra “Stazione Futuro” organizzata all’OGR di Torino per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia che discute il potenziale del confine tra città e campagna attraverso il riutilizzo e la trasformazione di edifici esistenti.
The video research by Laboratorio Permanente carried out on the occasion of the exhibition “Stazione Futuro” organized at the OGR in Turin for the 150th anniversary of the unification of Italy, questions the potential of the border between city and countryside through reuses and transformations of existing buildings.
per gentile concessione di/courtesy of Nicola Russi – Laboratorio Permanente
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#03 Dispacci – Abitare
2024 Alex Zoboli and Marta Clinco
Nel terzo numero della serie Dispacci creato da Cesura Publish, il progetto fotografico di Alex Zoboli e Marta Clinco impresso su carta da giornale apre a una narrazione composta da immagini e interviste, esplorando molti degli aspetti più critici della vita contemporanea.
In the third edition of the Dispacci series, created by Cesura Publish, the photographic project by Alex Zoboli e Marta Clinco imprinted on the newsprint paper creates a narrative composed of images and interviews, exploring many of the most critical aspects of contemporary living.
per gentile concessione di/courtesy of Alex Zoboli e Marta Clinco – Cesura
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per gentile concessione di/courtesy of Stefano Marras: serie east of west #1
Città in controluce
1994 | 2024 Trentennale
Città in controluce è una rivista che si occupa di qualità della vita e di disagio sociale. Fondata a Piacenza nel 1994 da Giampaolo Nuvolati, è nata con l’intento di fare della città un laboratorio di riflessione e di ricerca per osservare come alcune dinamiche di natura globale potessero trovare declinazione in un contesto locale e viceversa. Ogni numero è stato dedicato a un argomento specifico affrontato da angolature disciplinari differenti.
In questi anni Città in controluce ha trattato in maniera approfondita temi quali la povertà, la scuola, l’ambiente, il lavoro, l’immigrazione, la religione, la partecipazione, l’abitazione, la salute, promuovendo convegni, seminari e mostre. Hanno scritto sulla rivista diversi autori piacentini, ma ancor più studiosi provenienti da altre città e Paesi che hanno offerto il loro qualificato e importante contributo all’analisi dei temi di volta in volta trattati. Nei vari numeri si sono alternati docenti universitari, operatori dei servizi sociali, giornalisti, ricercatori e artisti.
Città in controluce is a magazine that deals with quality of life and social crisis. Founded in Piacenza in 1994 by Giampaolo Nuvolati, with the objective of making the city as a laboratory of reflection and research. Each issue was dedicated to a specific topic addressed from different disciplines with the aim to observe how certain global nature dynamics can declinate in a local context and viceversa.
In recent years Città in controluce has dealt several themes such as poverty, school, environment, job, immigration, religion, participation, housing, health, throughout conferences, seminars, and exhibitions.
Academics, social workers, journalists, researchers, and artists from Piacenza and from other cities have written in the magazine.
per gentile concessione di/courtesy of Stefano Marras: serie east of west #1
per gentile concessione di/courtesy of Stefano Marras: serie east of west #1
Molto intensi sono stati i rapporti con fotografi che hanno raccontato le città italiane e del mondo, tra questi in particolare Stefano Marras che ha curato diverse copertine della rivista.
Città in controluce ha analizzato Piacenza per vent’anni; nel 2015 la casa editrice Vicolo del Pavone è stata rilevata da Art&Coop che ne ha trasferito l’attività a Tortona, in provincia di Alessandria. Questo passaggio, accompagnato da una riformulazione dell’impianto grafico della rivista, ha portato a un allargamento della rete di collaboratori e, mantenendo comunque fede agli obiettivi originari, a un ampliamento degli orizzonti territoriali della rivista.
Oggi Città in controluce costituisce un esempio unico a livello nazionale sotto il profilo della riflessione e del dibattito in materia di qualità della vita urbana, di identità e di sviluppo locale.
The relationships with photographers were dense, especially with Stefano Marras who edited several magazine covers.
Città in controluce has analyzed Piacenza for twenty years; in 2015, Vicolo del Pavone, the publishing company, was taken over by Art&Coop and transferred its activities to Tortona, in the province of Alessandria.
With a reformulation of the magazine graphic layout and maintaining the original objectives, this moment spread out the network of collaborators. Città in controluce is currently a unique national example in terms of reflecting and debating the quality of urban life, identity, and local development.
Michele Nastasi
Scopic High Line
New York, 2015
Le fotografie mostrano la High Line di New York come un luogo della visione inscrivendola nella nozione di “regime scopico”, che definisce l’intreccio dello sguardo con i dispositivi della visione e le immagini che ne risultano, implicando una serie di ricadute in termini urbani e sociali.
La riconversione della ferrovia sopraelevata in un parco lineare ha provocato rapporti voyeuristici inediti nella città e tra le persone, rivelando quanto il guardare (e farsi guardare) abbia assunto una funzione imprescindibile in questo caso senza precedenti di riuso urbano, ricambio edilizio e gentrificazione.
The photographs show the High Line of New York as a place of vision, enrolling it in the notion of “scopic regime”, which defines the interweaving of the gaze with the devices of vision and the resulting images, implying a series of repercussions in urban and social terms.
The regeneration of the elevated railway into a linear park has generated unprecedented voyeuristic relationships in the city and between people, revealing how much watching (and being watched) has assumed an essential role in this unprecedented case of urban reuse, construction replacement and gentrification.
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